Streghe d’autore

a cura di Giada Conte e Alessandro Visciano - 3ªS2- Liceo Scientifico

“I titoli candidati all’edizione 2025 del Premio Strega rispecchiano nell’insieme una pluralità di generi e generazioni. Ogni gamma della prosa contemporanea è rappresentata: romanzo, memoir, narrativa non-fiction, graphic novel, romanzo biografico, giallo, noir, thriller, distopico (ma nessun fantasy). Tuttavia i romanzi veri e propri non sono la maggioranza. Predomina il racconto dell’Io: la cosiddetta autofiction o l’autobiografia vera e propria che ricorre, coi suoi fasti e le sue miserie”.

Con queste parole Melania Mazzucco ha annunciato  martedì 15 aprile, nella Sala del Tempio di Vibia Sabina e Adriano a Roma la dozzina della LXXIX edizione del Premio Strega.

Di seguito i libri in concorso:

  • Valerio Aioll con “Portofino blues” (Voland)
  • Saba Anglana con “La signora meraviglia” (Sellerio Editore)
  • Andrea Bajani con “L’anniversario” (Feltrinelli)
  • Elvio Carrieri con “Poveri a noi” (Ventanas)
  • Deborah Gambetta con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie)
  • Wanda Marasco con “Di spalle a questo mondo” (Neri Pozza)
  • Renato Martinoni con “Ricordi di suoni e di luci. Storia di un poeta e della sua follia” (Manni), Paolo Nori con “Chiudo la porta e urlo” (Mondadori)
  • Elisabetta Rasy con “Perduto è questo mare” (Rizzoli)
  • Michele Ruol con “Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia” (TerraRossa)
  • Nadia Terranova con “Quello che so di te” (Guanda)
  • Giorgio van Straten con “La ribelle. Vita straordinaria di Nada Parri” (Laterza)

Per il sesto anno consecutivo, come da tradizione oramai consolidata, dieci studenti del liceo scientifico saranno giurati del prestigioso Premio, istituito nel 1947. Avranno il compito di leggere, commentare e recensire i libri in concorso e soprattutto votare il libro, a loro giudizio, più meritevole. Non mancheranno incontri con gli autori in concorso e naturalmente l’atteso appuntamento al Teatro romano di Benevento il prossimo 4 giugno per la proclamazione della cinquina.

Ci piace ricordare che, a partire dalla 70ª edizione, il Premio Strega ha introdotto una serie di manifesti annuali realizzati da illustratori italiani, che si sono ispirati liberamente al disegno di Mino Maccari, realizzato per la prima urna di voto, utilizzata dalla prima edizione fino al 1980. Questi manifesti hanno contribuito a rinnovare l’identità visiva del Premio, mantenendo un legame con la tradizione.

Il Manifesto del Premio Strega 2025 è stato realizzato dall’artista MP5, nota per il suo stile grafico in bianco e nero e per l’impegno su temi legati all’identità, al corpo e alla collettività. Per questa edizione, MP5 ha creato un’immagine che rappresenta un gruppo di figure umane stilizzate, con le braccia sollevate, su uno sfondo rosa. Al centro, spicca il tradizionale logo del Premio Strega in giallo su sfondo nero, accompagnato dalla scritta “2025”.

Il design trasmette un senso di coralità e partecipazione collettiva, evocando l’idea di una comunità letteraria inclusiva e dinamica. Le figure stilizzate simboleggiano l’energia e la vitalità della cultura contemporanea, mentre lo sfondo rosa introduce un tocco di modernità e sensibilità.

L’opera di MP5 per il Premio Strega 2025 riflette l’evoluzione del panorama letterario italiano, celebrando la diversità e l’inclusività.L’artista MP5, per sottolineare l’importanza della collettività nella promozione della cultura e della letteratura, ha accompagnato il Manifesto con la seguente motivazione «La letteratura si fa voce e corpo, la strega reclama spazio e autodeterminazione in un sabba incantato dove corpi e parole si intrecciano e si agitano. Le definizioni sono superate, le sovrastrutture scardinate. Illuminata da un’eclissi, la metafora prende vita e riecheggia come un canto di rivolta».

L’urna di Maccari a Villa Giulia

 

Collage dei Manifesti realizzati per accompagnare le edizioni annuali del Premio
realizzato da Aurora Iannotti 1ªS2